lunedì 13 aprile 2020

Variazioni storiche del Magra nella zona del ponte di Albiano-Caprigliola

Img 1  Variazioni storiche dell'alveo del Magra 1877-1954-2004
Senza voler necessariamente correlare queste informazioni alla caduta del Ponte (avvenuta il 9 aprile 2020), è importante provare a interpretare come sia variato il fiume in quella zona sia in epoche storiche che nei tempi recenti.
L'immagine 1 è stata realizzata riportando su una foto aerea di Google Maps la perimetrazione dell'alveo attivo del fiume in tre diverse epoche. In rosso l'alveo al 1877, in verde al 1954, in giallo al 2004. L'alveo ottocentesco rappresenta in pratica l'area di naturale divagazione del corso d'acqua. Il progressivo restringimento comporta che gli eventi di piena, a parità di portata, aumentino di livello e di velocità, con maggiore potenza erosiva e di impatto.

Il ponte di Caprigliola sfrutta un punto di naturale restringimento, ma la diminuzione della sezione a monte e a valle ripercuote ovviamente i problemi anche in quell'area.

(I dati sono ricavati da "Studio geomorfologico del Fiume Magra e del Fiume Vara finalizzato alla gestione dei sedimenti e della fascia di mobilità" , Rinaldi, Simoncini, 2006).

Img 2  Confronto tra diverse immagini di Google Maps tra il 2003 ed il 2018
Analizzando le immagini di Google Earth si nota come, più che l'alluvione del 2011 (registrata nell'immagine del 2012), le modifiche maggiori siano intervenute anteriormente, tra il 2007 ed il 2011: confinamento dell'alveo di magra (ovvero quello che compare bagnato) in sponda sinistra, lato Caprigliola, e ampliamento dell'alveo di piena in sponda destra. Tra il 2012 ed il 2015 si assiste invece ad una erosione in sponda destra, ovvero lato Albiano.
Ovviamente i cambiamenti avvenuti dopo il 2012 possono essere stati in gran parte dovuti alle modifiche conseguenti l'alluvione del 2011 a livello di bacino idrografico: in pratica un assestamento legato al raggiungimento di una nuova fase di equilibrio. A questa modifiche possono anche aver concorso tutti quegli interventi di sistemazione idraulica e difesa spondale realizzati dal 2012 in poi, sia a monte che a valle.
Il fiume è infatti un organismo dinamico fortemente interrelato sia a livello longitudinale (dalla sorgente alla foce) che a livello trasversale (dall'alveo attivo alle aree golenali interessate dagli eventi di piena).


Img 3 e 4 La variazioni più recente a livello del ponte di Caprigliola (per quel che è ravvisabili dalle foto aeree) è stata quella di una erosione in sponda destra, lato Albiano (a sinistra nelle foto)




mercoledì 26 febbraio 2020

Casermette di Pagliari: una cementificazione "fuori luogo"

Raffronto stato esistente e stato di progetto
Preoccupazione per la prevista "Realizzazione opere di urbanizzazione Ex stabilimento fusione tritolo" di cui al "Programma straordinario per la riqualificazione urbana" del Comune della Spezia.
Opere di urbanizzazione (strade e parcheggi), ma anche ampie superfici destinate a piani urbanistici operativi di iniziativa privata, che si sovrapporranno (con una operazione veramente calata dall'alto, che non tiene minimamente conto dello stato preesistente ne del coinvolgimento degli abitanti) su una pregiata area verde costituita in massima parte da vetuste essenze arboree, in prevalenza tigli (ma anche castagni ed aceri), presumibilmente impiantati all'epoca della costruzione degli stabilimenti militari.
In stretta prossimità di un'area sportiva utilizzata da numerose società di calcio giovanile l'area verde fa da filtro a quartieri già abbondantemente impattati da numerose sorgenti inquinanti. Viali alberati che rappresentano una significativa testimonianza della sistemazione a verde delle aree militari.

Ci si chiede se le modalità di utilizzo del territorio, e più specificatamente del suolo, debbano essere sempre le stesse, utilizzando come unico fattore degno di essere considerato quello economico. Anche in casi come questo in cui ci si trova a disporre di un parco verde che fa da filtro tra Darsena, Viale San Bartolomeo e il campo sportivo dove centinaia di ragazzi praticano calcio. Anche quando è ormai evidente che uno dei fattori ineludibili a guidare le nostre scelte debba essere quello relativo alla mitigazione e all'adattamento al cambiamento climatico, in merito al quale il corredo vegetale gioca un ruolo molto importante sotto molteplici punti di vista.

Sovrapposizione della nuova strada e dell'area che ospita edifici e piazzali alla situazione attuale
Senza pure contare l'importanza del fattore impermeabilizzazione del suolo, strategico in epoca di eventi meteorici eccezionali, ingigantito dalla caratteristica specifica di quella parte di territorio, per sua natura molto sensibile al problema degli allagamenti.
Classico progetto calato dall'alto, sia metaforicamente che materialmente: una vera colata di cemento.

Splendidi tigli ed aceri frutto di antiche piantumazioni
l'ingresso all'area
La strada per il campo sportivo, oasi verde